Egitto News Politica

6 Ottobre 2013: scontri e festeggiamenti al Cairo

Articolo di Luca Pavone

(07/10/2013). Quella di ieri è stata una giornata intensa al Cairo. Si celebrava il quarantesimo anniversario della guerra del’73, quando l’esercito egiziano attaccò di sorpresa Israele (in quella conosciuta come guerra del Kippur). Questo 6 Ottobre arriva in un momento delicato per il paese, nuovamente in un limbo. Erano in molti a temere che non sarebbe stato un giorno di soli festeggiamenti.

La giornata inizia bene con un cielo limpido e un bel sole tiepido, silenzio e pace per le strade, fino a quando alcuni jet dell’esercito sorvolano i cieli della capitale a bassissima quota facendo tremare i vetri: “svegliatevi oggi è il 6 Ottobre!”.

A Piazza Tahrir e nei pressi del palazzo presidenziale (Qasr El Etihadeya) tutto fila liscio e i festeggiamenti in onore delle forze armate proseguono senza intoppi, c’è molta gente.

Le cose non vanno così bene in altre parti della capitale: verso le due e mezzo del pomeriggio una marcia di manifestanti pro-Morsi in arrivo dalla zona di Mohandeseen si accinge ad imboccare Tahrir Street, nel quartiere di Dokki dove ci troviamo: non vengono ben accolti dagli abitanti locali che fanno il verso del pollice in giù dai marciapiedi e dalle finestre, ma comunque tutto prosegue liscio. Il tempo di scattare un paio di foto e improvvisamente si iniziano a sentire colpi d’arma da fuoco, la marcia si disperde. Un gruppo di manifestanti si ricompone e cerca nuovamente di superare il ponte (Dokki Bridge): iniziano sassaiole tra pro-Morsi e forze dell’ordine ( quest’ultime ad un certo punto affiancate anche da abitanti della zona), colpi d’arma da fuoco e di nuovo loro: i lacrimogeni. L’odore acre e penetrante ci riporta indietro al 2011, gli stessi ricordi di quel 25 gennaio.

Verso le sei  lo scenario che si crea è surreale: a destra di Dokki Street i sostenitori dell’esercito e del generale El Sisi festeggiano, ballano (mentre normali cittadini si improvvisano ausiliari del traffico nell’assenza totale di polizia) e cantano distribuendo bandiere alle macchine. Voltiamo lo sguardo e 400/500 metri più in là c’è il ponte praticamente in fiamme con i manifestanti pro-Morsi che bruciano copertoni e tentano ancora di avanzare, mentre parate di aerei ed elicotteri militari sfilano nel cielo . Una scena veramente difficile da descrivere, tragica, emozionante, contraddittoria, surreale ma che descrive  perfettamente quello che è l’Egitto oggi.

http://youtu.be/b4Wpy9wwtF0

mosaddak.jpg

mosquedokki.jpg

rabaastreet.jpg

sisi.jpg

helicopters.jpg

mohandeseen.jpg

flagrunning.jpg