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Da 40 anni, Natale insieme in Giordania per cattolici e ortodossi

Di Charlotte D’Ornellas. Aleteia (25/12/2015). Traduzione e sintesi di Giusy Regina

Nel 1975 i leader di tutte le chiese cristiane della Giordania hanno adottato un sistema semplice per unificare le loro diverse comunità: il Natale viene celebrato il 25 dicembre secondo il calendario gregoriano cattolico, mentre la Pasqua si celebra ogni anno per tutti la data fissata secondo il calendario ortodosso.

Ma non è tutto: in questo Paese a stragrande maggioranza musulmana, il Natale è diventato una festa nazionale nel 1999, l’anno dell’ascesa al trono di re Abdullah II. Per i cristiani orientali si tratta di un orgoglio immenso, perché essi soffrono sia a causa delle guerre e delle minacce islamiste, sia per le loro dispute interne, soprattutto tra cattolici e ortodossi.

L’agenzia Fides ha ricordato a questo proposito Rifat Bader, sacerdote giordano e direttore del Centro Cattolico di Studi e Media, che disse citando San Paolo:”Esiste un solo Cristo, un solo Battesimo, un solo Signore. E allora perché le feste cristiane non si celebrano negli stessi giorni?”.

Le relazioni a volte sono difficili, è vero, ma il patriarca copto ortodosso Tawadros II, uno dei leader della Chiesa ortodossa, aveva rianimato il dibattito sulla unificazione nel maggio 2014, con l’invio di una lettera a Papa Francesco per il primo anniversario del loro incontro in Vaticano. Nel mese di giugno 2015, Papa Francesco aveva confermato che la sua Chiesa era pronta a discutere la possibilità di una data comune, per permettere ai fedeli di celebrare la risurrezione di Cristo lo stesso giorno.

La questione si estende, ovviamente, alla Chiesa universale, vale a dire al mondo intero, ma pone anche una realizzazione reale e urgente nei paesi del Medio Oriente e del Nord Africa, dove vivono grandi comunità ortodosse e cattoliche.

In Siria, molti citano il caso di Myrna, una veggente che ha confermato questo desiderio di unità da parte della Beata Vergine Maria: dal 1982 questa donna dice di vedere la Madre di Dio che le chiede di pregare e predicare per l’unificazione delle comunità cattoliche e ortodosse.

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